PESCARA - Il pugile 33enne, Emanuel Zuanel, gambizzato da un commando la scorsa domenica, "ha rischiato di morire". Contro di lui, ancora ricoverato in ospedale con una prognosi di 45 giorni, una vera e propria "spedizione punitiva" tipo "quella dell'omicidio Rigante (il tifoso ucciso tre anni fa nel corso di una sparatoria)". A ricostruire i fatti del 19 aprile in via Lago di Capestrano a Pescara, il Questore di Pescara, Paolo Passamonti, durante la conferenza stampa convocata a seguito dei 5 arresti dei presunti responsabili, tutti pregiudicati, e indagati per tentato omicidio e porto abusivo di armi in concorso con William Natali (34), già tratto in arresto nell' immediatezza della sparatoria e tuttora detenuto. "Si é sfiorata la tragedia - ha affermato Passamonti - ma fortunatamente é andata bene". "Diciamo a chi delinque - ha proseguito - che verrà sempre perseguito. Voglio sottolineare anche l'apporto dato da alcuni cittadini soprattutto nella prima fase delle indagini per...
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