TERAMO - Salvatore Parolisi è "pericoloso", è senza un alibi e ha depistato le indagini "con la messa in scena della siringa". Lo scrive la Cassazione nello spiegare perché, il 28 novembre, ha negato la scarcerazione del caporalmaggiore, accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea. Nei confronti di Salvatore Parolisi è stata individuata una "pericolosità specifica sia processuale che criminale desumibile, oltre che dalla particolare gravità ed efferatezza del delitto contestato, anche dal depistaggio posto in essere successivamente (con la messa in scena della siringa) e il deturpamento del cadavere", scrive la Prima sezione penale della Cassazione, nello spiegare perché ha detto no alla scarcerazione del caporalmaggiore, accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile scorso in un boschetto a Ripe di Civitella (Teramo). Parolisi, dice la Cassazione nelle motivazioni contenute nella sentenza 2136, "non ha un alibi". In particolare, la Suprema Corte,...
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