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PESCARA - Emergono i primi particolari di rilievo sugli accertamenti che la polizia scientifica del Gabinetto interregionale di Ancona sta portando avanti in merito all'omicidio di Tommaso Cagnetta, il pregiudicato di 42 anni ucciso lunedi' scorso a Pescara nel cortile del "ferro di cavallo", l'agglomerato di case popolari tristemente noto in citta' per lo spaccio di droga. L'uomo sarebbe stato ucciso per errore, in base alla ricostruzione della squadra mobile, da Angelo Ciarelli, nomade, 38 anni. L'uomo stava presumibilmente rincorrendo due tossicodipendenti che non avevano saldato il debito con una spacciatrice, dopo aver comprato droga al ferro di cavallo. Anche Cagnetta era all'inseguimento dei due e sarebbe stato colpito per sbaglio. La mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, ha arrestato Ciarelli e sequestrato la Renault Clio dei due tossicodipendenti. Su quest'auto sono state trovate le impronte della spacciatrice che avrebbe venduto la droga ai due, sul lunotto. OMICIDI... leggi tutto l'articolo
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