L'AQUILA - Sono passati tre lunghi anni da quella mattina un po' particolare per L'Aquila, era l'8 luglio del 2009 e in Piazza Duomo si poteva incontrare Barack Obama passeggiare allegramente fra le rovine di quello che era il salotto aquilano. Silvio Berlusconi era Presidente e faceva dell'ottimismo la sua arma migliore, ricostruzione certa e rapida diceva in un inglese un po' stentato a Obama e tutti e due sorridenti si facevano fotografare sotto al simbolo dello stato assente e colpevole, il Palazzo della Prefettura crollato. In quei giorni tutti i media mondiali partecipavano alla farsa mediatica del G8, c'era anche il fu Saddam Hussein, che solo poi i nostri governanti scoprirono essere un sanguinario... Di questo lasciamo parlare, se mai lo faranno, i nostri colleghi dei giornali nazionali, noi vogliamo, per competenza, incentrare il pezzo su una semplice promessa, quella del primo Presidente "quasi nero" d'America e premio Nobel per la Pace del 2009, un aiuto per la nostra...
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