PESCARA - "I miei assistiti sono stati grosso modo tutti riconosciuti dai testimoni, anche se c'e' stata qualche contraddizione". Lo ha detto al termine dell'incidente probatorio l'avvocato Ruggero Romanazzi, difensore dei tre cugini di Massimo Ciarelli, Luigi, Angelo e Antonio, accusati di essere complici dell'omicidio dell'ultra' biancazzurro Domenico Rigante avvenuto il primo maggio scorso a Pescara. "Tutti i testimoni - ha aggiunto l'avvocato - hanno detto di aver visto gli indagati sui giornali e in televisione, quindi, il riconoscimento lascia il tempo che trova. Non era necessario - ha sostenuto il legale - che il pm chiedesse l'incidente probatorio per il riconoscimento, e' libero di farlo, pero' , ha una valenza probatoria discutibile. Il processo dovra' valutare le diverse posizioni, l'u nico dato certo che abbiamo e' che, purtroppo, un ragazzo giovanissimo ha perso la vita. Chiediamo - ha concluso Romanazzi - un processo fatto con la massima tranquillita' e trasparenza,...
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