TERAMO - Dopo quattro anni di indagine e 19 condanne si è arrivati ad una sentenza del tribunale della Corte d'assise d'appello di L'Aquila che farà giurisprudenza: 17 donne nigeriane costrette a prostituirsi tra Marche e Abruzzo, sulla "Bonifica del Tronto", si sono viste riconoscere, come risarcimento compensativo, una provvisionale immediata di 50mila euro. L'operazione Sahel, avviata nel 2007 dai Carabinieri del Ros di L'Aquila, si è conclusa dunque con un risultato che apre un nuovo scenario: il riconoscimento del diritto al risarcimento del danno per le vittime della tratta di esseri umani. La sentenza prevede infatti che la confisca dei beni sequestrati vada a beneficio delle vittime e delle associazioni che si sono costituite a loro sostegno (On the Road Onlus e Coop Be Free) anziché a beneficio dello stato. "E' un risultato importante, frutto di un lavoro investigativo straordinario e di un impegno che non deve mai venir meno quando in gioco ci sono i diritti umani". Il...
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