TERAMO - La Regione deve aprire al piu' presto un tavolo di confronto con le associazioni d'impresa e i sindacati sulle attivita' commerciali. E' la richiesta emersa ieri pomeriggio, a Teramo, nel corso del convegno organizzato dalla Cna abruzzese su "Cosa cambia con la riforma Monti. Tasse, sviluppo e liberalizzazioni". Secondo la confederazione artigiana, e' proprio il settore commerciale quello che manifesta alcune delle conseguenze piu' preoccupanti legate ai nuovi indirizzi di politica governativa: nel primo trimestre del 2012, secondo Unioncamere, in Abruzzo il saldo tra aperture e chiusure, nel settore commerciale, ha fatto pendere pericolosamente il piatto della bilancia da questa parte, con ben 929 saracinesche abbassate in piu'. E tra le province, e' stata Pescara a segnare piu' decisamente il passo, con un saldo negativo di ben 442 esercizi, seguita da Teramo (199), Chieti (149) e L'Aquila (139). A soffrire con il commercio, sempre secondo l'analisi della Cna, e' stato...
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