TERAMO - I macedoni si erano presentati spontaneamente per l'esame del Dna, in merito all'omicidio di Melania Rea,. La verifica del Dna dei macedoni - due fratelli e il figlio di uno di loro -, era stata chiesta dal gup Marina Tommolini quale atto investigativo ulteriore nell'ambito del procedimento con rito abbreviato nei confronti di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore marito di Melania e unico imputato di questo delitto. A quanto sembra da prima indiscrezioni, sarebbe negativo il primo test genetico sui campioni di saliva. I tre operai macedoni nell'aprile di un anno fa erano impegnati in un cantiere sul pianoro di Colle San Marco, per questo i tre erano stati coinvolti nelle indagini sulla scomparsa e sul delitto di Melania Rea. Secondo quanto anticipato dal quotidiano Il Centro , la prima relazione rimessa dai Ris dei carabinieri di Roma alla procura teramana, indicherebbe come negativo il confronto tra il codice genetico dei tre operai e quello delle formazioni pilifere...
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